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Il Quadro Comune Europeo per la garanzia della Qualità (Common Quality Assurance Framework - CQAF) rappresenta indubbiamente un importante risultato di cooperazione tra gli Stati membri.
I principi della Qualità sintetizzati in questo dispositivo, si possono sintetizzare in alcuni elementi fondamentali:
Questi ultimi dovrebbero assumere un approccio favorevole all'autovalutazione sistematica che consenta di prendere le decisioni significative sulla base di controlli e di verifiche negli ambiti della progettazione ed erogazione dei servizi formativi.
Caratteristiche operative
Il CQAF si articola in:
Il modello
Comprende i seguenti elementi correlati:
1. Progettazione
2. Implementazione
3. Valutazione
4. Revisione
Considerando la grande varietà di approcci alla qualità negli Stati membri, sono stati individuati alcuni criteri di valutazione trasversali per ciascuno degli elementi che compongono il modello.
1. La progettazione riguarda la definizione di:
2. L'implementazione comporta la definizione di principi chiave che sostengano la pianificazione delle azioni per assicurare il conseguimento degli obiettivi programmati. Questi principi devono essere coerenti con gli obiettivi fissati. Tale coerenza può essere conseguita in diversi modi, per esempio attraverso regole, incentivi finanziari, linee guida, formazione degli attori chiave, combinazione di sistema di controllo qualità interno con ispezioni esterne. (Allegato 2)
3. La valutazione dei programmi formativi è realizzata attraverso l'analisi degli obiettivi e dei risultati di apprendimento. Tale fase implica l'individuazione e la definizione di:
In generale, il processo di valutazione si articola in due fasi:
4. La revisione costante, che combini l'autovalutazione con la valutazione realizzata da un soggetto esterno, consente la raccolta di feedback e, soprattutto, la realizzazione di opportune modifiche in itinere. Fattore- chiave in questo processo è rappresentato dalla pubblicizzazione dei risultati della valutazione, che, quasi fisiologicamente, diviene evento che favorisce confronti con i principali stakeholder sugli elementi che hanno contribuito al raggiungimento dei risultati. La realizzazione di processi di benchmarking con situazioni analoghe, inoltre, può agevolare l'apprendimento reciproco. (Allegato 4)
Metodologia
La metodologia è una dimensione trasversale a tutti gli elementi del modello. Essa include
Autovalutazione
L'autovalutazione (AV) è un metodo rilevante di valutazione e di sviluppo della qualità, a livello di sistema e di struttura formativa; può comprendere uno, alcuni o tutti i fattori che hanno un impatto sulla qualità dell'IFP, inclusi l'organizzazione, le risorse, le competenze pedagogiche e le relazioni con il territorio. Il Gruppo tecnico di lavoro sulla qualità (TWG) ha redatto delle linee guida.
Nell'AV si possono distinguere due approcci prevalenti:
Monitoraggio
E' opportuno che l'AV sia accompagnata da un monitoraggio esterno svolto da un Organismo indipendente a livello nazionale, regionale o di settore. E' questa, infatti, una condizione irrinunciabile, che rafforza la credibilità, la legittimità e il riconoscimento dei risultati dell'AV.
Le modalità di monitoraggio sono parte della funzione di governo e variano in relazione ai sistemi, sotto- sistemi e Istituzioni:
Strumenti di misurazione
Il Dispositivo CQAF propone un set di indicatori per misurare e valutare la qualità dell'IFP.
L'obiettivo è quello di supportare gli Stati membri nell'assicurare un adeguato follow up ed un'attendibile valutazione dello sviluppo della qualità dei propri sistemi, sulla base di riferimenti quantitativi e qualitativi comuni.
Il set di indicatori, individuato dal Gruppo tecnico, può anche essere utilizzato per attirare l'attenzione sul processo di IFP a livello nazionale, e può essere assunto come base per lo scambio di buone pratiche.
Due principi hanno guidato la selezione degli indicatori:
Il modello di assicurazione della qualità
Considerando la grande varietà di approcci alla qualità negli Stati membri, sono stati individuati alcuni criteri di valutazione trasversali per ciascuno degli elementi che compongono il modello.
1. La progettazione riguarda la definizione di:
• obiettivi chiari e misurabili riferiti alle politiche, alle procedure, ai compiti ed alle risorse umane;
• standard di input e output per la progettazione e l'implementazione di dispositivi di assicurazione qualità;
• procedure per la certificazione degli individui e/o l'accreditamento delle strutture formative e/o dei programmi (Allegato 1);
• modalità di coinvolgimento dei principali stakeholders, nazionali e/o regionali nel processo decisionale per la definizione degli obiettivi e dei modelli di AQ dell'IFP.
2. L'implementazione comporta la definizione di principi chiave che sostengano la pianificazione delle azioni per assicurare il conseguimento degli obiettivi programmati. Questi principi devono essere coerenti con gli obiettivi fissati. Tale coerenza può essere conseguita in diversi modi, per esempio attraverso regole, incentivi finanziari, linee guida, formazione degli attori chiave, combinazione di sistema di controllo qualità interno con ispezioni esterne. (Allegato 2)
3. La valutazione dei programmi formativi è realizzata attraverso l'analisi degli obiettivi e dei risultati di apprendimento. Tale fase implica l'individuazione e la definizione di:
• criteri di valutazione legati al contesto
• obiettivi e frequenza della valutazione
• evidenze oggettive
• punti di forza e aree di miglioramento.
In generale, il processo di valutazione si articola in due fasi:
• raccolta ed analisi dei dati
• confronto sui risultati. (Allegato 3)
4. La revisione costante, che combini l'autovalutazione con la valutazione realizzata da un soggetto esterno, consente la raccolta di feedback e, soprattutto, la realizzazione di opportune modifiche in itinere. Fattore- chiave in questo processo è rappresentato dalla pubblicizzazione dei risultati della valutazione, che, quasi fisiologicamente, diviene evento che favorisce confronti con i principali stakeholder sugli elementi che hanno contribuito al raggiungimento dei risultati. La realizzazione di processi di benchmarking con situazioni analoghe, inoltre, può agevolare l'apprendimento reciproco. (Allegato 4)
Metodologia
La metodologia è una dimensione trasversale a tutti gli elementi del modello. Essa include
• le decisioni sugli attori e sugli indicatori
• l'elaborazione del dispositivo e degli strumenti di valutazione
• le procedure per il cambiamento
• le modalità di raccordo tra tutti gli elementi per l'unicità del sistema di AQ (Allegato 5).
Autovalutazione
L'autovalutazione (AV) è un metodo rilevante di valutazione e di sviluppo della qualità, a livello di sistema e di struttura formativa; può comprendere uno, alcuni o tutti i fattori che hanno un impatto sulla qualità dell'IFP, inclusi l'organizzazione, le risorse, le competenze pedagogiche e le relazioni con il territorio. Il Gruppo tecnico di lavoro sulla qualità (TWG) ha redatto delle linee guida.
Nell'AV si possono distinguere due approcci prevalenti
• il primo è utilizzato dalle Istituzioni preposte a supporto della qualità nelle disposizioni sull'IFP: in questo caso l'AV si riferisce essenzialmente agli obiettivi nazionali e viene implementata in base alla normativa nazionale
• il secondo viene posto in essere su base volontaria dalle strutture scolastiche e formative a livello istituzionale, quale strumento finalizzato a razionalizzare l'offerta ed a per far fronte alle sfide di un mercato sempre piùesigente e competitivo.
Monitoraggio
E' opportuno che l'AV sia accompagnata da un monitoraggio esterno svolto da un Organismo indipendente a livello nazionale, regionale o di settore. E’, questa, infatti, una condizione irrinunciabile, che rafforza la credibilità, la legittimità e il riconoscimento dei risultati dell'AV.
Le modalità di monitoraggio sono parte della funzione di governo e variano in relazione ai sistemi, sotto- sistemi e Istituzioni:
• l'ispezione è un sistema diffuso di monitoraggio esterno a supporto dell'AV. La verifica ispettiva aiuta a garantire che le valutazioni interne forniscano un quadro chiaro della qualità dell'IFP attraverso un sistema di classificazione e di rapporti pubblici. Insieme alla funzione di controllo, l'ispezione può svolgere anche una funzione di assistenza tecnica, intesa come supporto e orientamento delle strutture formative. Tale funzione è in fase di sviluppo nella maggior parte degli Stati membri;
• l'accreditamento impone alle strutture formative di conseguire degli standard minimi per essere parte del sistema nazionale di IFP. Questo è particolarmente importante per la formazione continua, dove la regolamentazione e la revisione per la qualità sono minime. L'autovalutazione come accreditamento è agita spontaneamente da organismi pubblici, soprattutto nell'ambito della Formazione Continua;
• le verifiche di parte terza, come quelle delle ISO 9000 e del modello EFQM, diffuse in molti Paesi, concorre in manieraa determinante ad indurre il rispetto di parametri di qualità.
Strumenti di misurazione
Il Dispositivo CQAF propone un set di indicatori per misurare e valutare la qualità dell'IFP.
L'obiettivo è quello di supportare gli Stati membri nell'assicurare un adeguato follow up ed un’attendibile valutazione dello sviluppo della qualità dei propri sistemi, sulla base di riferimenti quantitativi e qualitativi comuni.
Il set di indicatori, individuato dal Gruppo tecnico, può anche essere utilizzato per attirare l'attenzione sul processo di IFP a livello nazionale, e può essere assunto come base per lo scambio di Buone Pratiche.
Due principi hanno guidato la selezione degli indicatori:
• favorire l'applicazione di dispositivi di assicurazione della qualità, a livello di sistema e di struttura;
• associare le attività di gestione della qualità agli obiettivi politici concordati a livello europeo, • includendo informazioni sul contesto, sul processo e sui risultati. (Allegato 6)
Allegato 1
Allegato 2
Allegato 3
Allegato 4
Allegato 5