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Gli standard formativi e i profili professionali vengono definiti a livello nazionale. A livello regionale gli standard vengono implementati ed adattati per soddisfare i bisogni locali. I corsi IFTS sono strutturati in unità definite come gruppi di competenze riconoscibili nel mondo del lavoro.
Le unità di competenza possono essere certificate e validate sottoforma di crediti, trasferibili poi ad altri contesti formativi (corsi VET, Università, ecc.), sulla base di specifici accordi tra le parti. Al credito non corrisponde un preciso carico di lavoro o un numero di ore.
La durata dell'IFTS è di due semestri per un totale massimo di 1000 ore; quella degli ITS è di quattro, al massimo sei, semestri. Viene inoltre previsto uno stage obbligatorio, che corrisponde ad almeno il 30% dell'intero corso.
I corsi vengono selezionati e finanziati attraverso un bando pubblicato dalle Regioni: un soggetto può frequentare il corso se possiede un diploma di scuola superiore; in caso contrario deve rispettare determinati requisiti di ingresso e dare prova delle competenze possedute.
La qualifica è suddivisa in due parti: la prima è comune e descrive i processi lavorativi, le attività, i compiti, le competenze e le procedure di certificazione, i risultati di apprendimento in termini di KSC. La seconda parte è sussidiaria e rappresenta il percorso in termini di unità formative, apprendimento formale, informale e non formale, le procedure di valutazione, il riconoscimento e la validazione.
La certificazione è il documento ufficiale che registra la qualifica ottenuta e i risultati di apprendimento; può riferirsi all'intero corso o a una parte di esso.
Lo standard IFTS è così strutturato:
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